Metodo IISC

Per l’insegnamento del latino e del greco antico, l’Istituto Italiano di Studi Classici (IISC) ha sviluppato una metodologia che, attraverso l’impiego diretto della lingua, permette allo studente di acquisire le competenze per leggere e comprendere pienamente un testo latino o greco direttamente in lingua originale in maniera agile e sicura.

Nei corsi dell’IISC, la lingua viene appresa gradualmente, attraverso l’uso attivo tanto da parte del docente, quanto da parte dello studente: l’esemplificazione della norma grammaticale è posta in un contesto che permette di coglierne i principi e le applicazioni; l’apprendimento del lessico avviene all’interno di un tessuto linguistico che garantisce la comprensione e la memorizzazione dei termini.

La scelta di utilizzare attivamente il latino ed il greco all’interno dell’ambiente didattico costituisce un mezzo per un apprendimento approfondito e solido della lingua. Tuttavia, occorre sottolineare che lo scopo non deve mai essere quello di imparare a parlare il latino o il greco per poter poi, un po’ per gioco, conversare in quelle lingue. Il fine dell’apprendimento deve sempre rimanere l’accesso ai testi della letteratura. Al completamento del ciclo di studi, infatti, lo studente dell’IISC diviene in grado di comprendere a fondo tramite la sola lettura, qualsiasi testo letterario redatto in latino o greco antico.

A partire da un esame dei risultati ottenuti dagli studenti tramite i metodi attualmente utilizzati nei diversi gradi di istruzione e considerato il fatto che gli studenti, al termine degli studi, trovino difficoltà nell’accesso diretto ai testi classici tramite la sola lettura, nel 2009 il Ministero dell’Istruzione Italiano ha consigliato l’insegnamento del latino attraverso il metodo diretto “che consente un apprendimento sintetico della lingua, a partire proprio dai testi. Ciò consentirà di evitare l’astrattezza grammaticale, fatta di regole da apprendere mnemonicamente e di immancabili eccezioni, privilegiando gli elementi linguistici chiave per la comprensione dei testi e offrendo nel contempo agli studenti un metodo rigoroso e solido per l’acquisizione delle competenze traduttive” (Indicazioni Nazionali del MIUR 2009).

 

L’impiego attivo del latino e del greco come mezzo di apprendimento della lingua, infatti, contrariamente a quanti molti potrebbero pensare, non è invenzione moderna. Una conoscenza confusa della storia della didattica delle lingue classiche porta, ancora oggi, molti ad ipotizzare che i metodi diretti adoperati per l’insegnamento delle lingue classiche siano un ritrovato fantasioso ed eccentrico di alcuni linguisti del secolo scorso. I metodi diretti sono invece stati impiegati per l’insegnamento del latino e del greco quasi ininterrottamente dall’epoca romana fino all’età moderna. Al contrario, il metodo analitico-traduttivo oggi in uso nelle scuole e nelle università (a torto, oggi chiamato ‘metodo tradizionale’) è stato introdotto solo a partire dalla metà del secolo XIX! Come è risaputo, nel giro di qualche decennio la cultura europea disimparò a scrivere e a leggere in latino.

Nel corso del ‘900 alcuni encomiabili tentativi furono fatti per restaurare l’antico splendore degli studi umanistici. In particolare, alcuni linguisti tentarono di reintrodurre l’impiego dei metodi storici: tra di essi occorre ricordare almeno W.H.D. Rouse, fondatore del Direct Method, e H.H. Ørberg, ideatore del cosiddetto ‘metodo Ørberg’ o ‘metodo natura’, le cui pur ottime intuizioni non riuscirono, però, a risollevare le sorti della didattica delle lingue classiche.

Oggi, nel secolo XXI, i docenti dell’Istituto Italiano di Studi Classici, raccogliendo l’eredità degli studiosi novecenteschi e, seguendo l’esempio dei grandi Padri della pedagogia e dei più illustri Maestri del Rinascimento, da Comenio a Vives, da Corderio ad Erasmo, continuano a sviluppare con impegno e dedizione il metodo IISC, nella speranza di restituire agli studiosi della classicità gli stessi strumenti di cui disposero i loro più illustri predecessori.